L'Accademia alla Biennale Architettura di Venezia

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Academy of Architecture

25 May 2018

L’Accademia alla Biennale Architettura di Venezia
Progettare e insegnare
26 maggio ‒ 25 novembre 2018

La Biennale di Venezia nasce nel 1895 ed è oggi tra le istituzioni culturali più note e prestigiose al mondo. All’avanguardia nella ricerca e nella diffusione delle nuove tendenze artistiche contemporanee, organizza in tutti i suoi settori ‒ Arte, Architettura, Cinema, Danza, Musica, Teatro ‒ attività espositive, performative, di ricerca e formazione.

La Biennale Architettura è la più rinomata e visitata esposizione di architettura al mondo. L’edizione di due anni fa ha registrato ben 65 paesi partecipanti e accolto circa 600 mila visitatori. Ogni edizione è curata da personalità di spicco del dibattito architettonico internazionale: Alejandro Aravena (2016), Rem Koolhaas (2014), David Chipperfield (2012), Kazuyo Sejima (2010), Deyan Sudjic (2002), Massimiliano Fuksas (2000), Hans Hollein (1996), Aldo Rossi (1986), Paolo Portoghesi (1980). Quest’anno l’onore è toccato a Yvonne Farrell e Shelley McNamara, professoresse ordinarie di Progettazione all’Accademia di architettura dell’USI.

Titolo e tema unificante di questa edizione (26 maggio ‒ 25 novembre) è Freespace, che così viene motivato dalle curatrici: «Siamo convinte che tutti abbiano il diritto di beneficiare dell’architettura. Il suo ruolo, infatti, è di offrire un riparo ai nostri corpi e di elevare i nostri spiriti. La bella parete di un edificio che costeggia la strada dona piacere ai passanti, anche se non vi entreranno mai. Lo stesso piacere lo offre la vista di una corte attraverso un portale ad arco o un luogo nel quale trovare un punto di sosta per godere di un po’ di ombra o una nicchia che offre riparo dal vento o dalla pioggia. Ciò che ci interessa è andare oltre ciò che è visibile, enfatizzando il ruolo dell’architettura nella coreografia della vita quotidiana».

All’interno di Freespace una sezione speciale, chiamata The Practice of Teaching, è poi dedicata al rapporto tra progettazione e insegnamento dell’architettura, che le curatrici indicano come «una componente essenziale per assicurare la continuità della tradizione», in cui «il mondo del fare e del costruire si fonde con il mondo dell’immaginazione». E in questo contesto sono ben 13 i professori dell’Accademia ospiti a Venezia: Manuel Aires Mateus, Walter Angonese, Michele Arnaboldi, Valentin Bearth, Riccardo Blumer, Martin Boesch, Frédéric Bonnet, Mario Botta, Francis Diébédo Kéré, Quintus Miller, João Nunes e João Gomes da Silva, Valerio Olgiati e Jonathan Sergison.

A testimonianza di una proposta didattica singolare, contraddistinta da una fertile pluralità di voci e da una vocazione orgogliosamente multidisciplinare.