Accademia di architettura in uno sguardo

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L’Accademia di architettura in uno sguardo, Foto Alberto Canepa
L’Accademia di architettura in uno sguardo, Foto Alberto Canepa
L’Accademia di architettura in uno sguardo, Foto Alberto Canepa
L’Accademia di architettura in uno sguardo, Foto Alberto Canepa
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Canavee, Foto Alberto Canepa

Tour del Campus di Mendrisio

L’Accademia di architettura offre un percorso formativo e un modello didattico innovativo, interdisciplinare, umanista e generalista, adeguato ai nostri tempi, che ha permesso alla scuola di affermarsi fino a rivestire un ruolo di primo piano nel panorama internazionale delle scuole di architettura. L’Accademia è una delle cinque Facoltà dell’Università della Svizzera italiana (USI) e ha sede a Mendrisio.

L’apprendimento diretto della pratica negli atelier di progettazione sotto la tutela di autorevoli architetti di fama internazionale è affiancato da una ricca offerta di corsi storico-umanistici in cui si articolano insegnamenti dedicati alla storia dell’architettura e dell’arte, alla filosofia, alla sociologia, di corsi tecnico-scientifici aperti alle problematiche contemporanee e di corsi per l’affinamento della rappresentazione del progetto. Accanto alla formazione in architettura, un percorso di studi in storia e teoria dell’arte e dell’architettura completa l’offerta della scuola, conferendo ulteriore spessore alla sua vocazione umanistica e alla sua dimensione culturale.
L’offerta didattica della scuola s’inscrive in una missione più ampia, che comprende anche la ricerca scientifica, in ambito storico-artistico come in quello architettonico-urbanistico, e le attività culturali, che spaziano da un ricco di programma di conferenze e pubblicazioni fino alle esposizioni e alle altre proposte del Teatro dell’architettura.

Benvenuti all’Accademia

Walter Angonese, Direttore dell'Accademia di architettura di Mendrisio
Walter Angonese, Direttore dell'Accademia di architettura

L’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana è una facoltà dove si insegna una nuova sensibilità interdisciplinare nell’ambito dell’architettura, degli studi urbani, della progettazione del paesaggio e della storia dell’arte e dell’architettura, e dove al contempo ciò che viene insegnato vuole anche indirizzare e influenzare in modo significativo l’architettura del futuro. Con oltre 800 studenti iscritti e docenti provenienti da 40 differenti nazionalità, l’Accademia è diventata un luogo di scambio culturale unico e particolarmente interessante, dove si continua a rinnovare il dialogo sugli argomenti legati alla trasmissione delle conoscenze disciplinari e dunque sugli indirizzi culturali che influenzano la formazione in architettura.
Il successo del modello formativo svizzero in architettura è dovuto a un originale contesto generale, dove l’Accademia dell’USI a Mendrisio è un riferimento fondamentale, una realtà di indiscutibile eccellenza che vanta da tempo rapporti con diverse istituzioni d’eccellenza nazionali e internazionali. 
Se uno degli obiettivi primari dell’architettura rimane quello di porre comunque l’uomo al centro della prassi progettuale, oggi più che in passato il percorso formativo del “nuovo architetto” deve confrontarsi con la questione delle risorse a disposizione e del loro uso più intelligente e consapevole. Il concetto di qualità legato a un nuovo modo di intendere l’approccio sostenibile del progetto di architettura, diventa oggi predominante per quanto riguarda il riuso del patrimonio edilizio e architettonico esistente, che sempre più sarà oggetto dell’operare degli architetti. Epicentro di differenti interessi, nazionalità e culture, l’Accademia di Mendrisio, per sua natura e dimensione, propone un modello efficace, unico nel suo genere, di trasmissione della cultura architettonica, che può garantire ai suoi studenti ottime modalità di apprendimento, riconoscendo alla pratica dell’architettura il ruolo critico e fondativo rispetto alle istanze spaziali e sociali dell’intorno che di volta in volta si trova ad affrontare. Oggi più che mai, di nuovo tormentati dagli spettri di inutili e degradanti conflitti bellici mondiali, è necessario rivendicare la dignità del ruolo dell’architettura e dunque dell’architetto nella società, per la sua capacità di restituire alla collettività un ambiente di vita migliore. 
Per questo è necessario essere preparati: un equilibrato intreccio tra progettazione e insegnamenti di materie umanistiche e tecnico-scientifiche è ottenuto in Accademia attraverso un’articolazione dialettica tra la pratica progettuale, svolta nei numerosi atelier, e l’insegnamento dei corsi teorici.
Il percorso accademico si articola in tre fasi principali: il corso triennale di Bachelor, il completamento di nove mesi di formazione pratica e il corso biennale di Master, che include il lavoro di Diploma. Il semestre di Diploma ha carattere “monografico” e si concentra interamente su una specifica realtà urbana ‒ quest’anno, in particolare, sull’area metropolitana di Milano ‒, assumendo il carattere di un semestre di ricerca progettuale sulla contemporaneità. 
Parallelamente al Master in Architettura, per ovviare alla crescente marginalizzazione dell’architettura negli studi storico-artistici, da alcuni anni è stato avviato un Master in Storia e teoria dell'arte e dell'architettura (MSTAA), che comprende sia lo studio della storia dell’architettura e della storia dell’arte nei vari periodi storici, sia una serie di approfondimenti sulle espressioni artistiche e culturali quali la fotografia, il cinema, il teatro e la letteratura. 
In questo quadro si inseriscono le attività degli istituti di ricerca dell’Accademia. L’Istituto di Storia e teoria dell’arte e dell’architettura (ISA) ha tra i suoi obiettivi la migliore comprensione dei complessi significati dell’agire artistico e architettonico, favorendo l’integrazione della cultura storica e teorica nella didattica e nel dibattito progettuale dell’Accademia. Le ricerche dell’Istituto di studi urbani e del paesaggio (ISUP) promuove gli studi multidisciplinari in merito alla progettazione urbana, del territorio e del paesaggio, in riferimento al dibattito disciplinare internazionale e con particolare attenzione alle questioni ambientali e ai criteri di sostenibilità. L’ISUP svolge inoltre un’attività di coordinamento delle attività dei differenti laboratori presenti nel Campus di Mendrisio che si occupano in particolare della ricerca sul territorio ticinese, della sua storia, dei fenomeni in atto e delle nuove strategie pianificatorie: l’Osservatorio dello sviluppo territoriale (OST) e il Laboratorio di Storia delle Alpi (LabiSAlp).
Nel campus di Mendrisio si trova, nella nuova sede di Palazzo Turconi, la prestigiosa Biblioteca dell’Accademia, una delle maggiori biblioteche di storia dell’arte e dell’architettura presenti in Svizzera. La sua straordinaria collezione generale, le biblioteche d’autore e la vastissima collezione di riviste di architettura, arte, design, fotografia, restauro, pianificazione urbana, territoriale e di progettazione del paesaggio sono sempre a disposizione degli studenti e dei ricercatori. Un luogo unico per la conservazione della cultura architettonica e artistica del passato e del presente, in particolare del Ticino, della Svizzera e dell’Europa meridionale.

 

Jacquard Albert

Biologo, già docente e conferenziere dell’Accademia di architettura

«L’architetto è il prototipo di tutto ciò che funziona al contrario della natura: invece di fare in modo che l’oggi sia semplicemente il risultato di ieri, egli fa in modo che l’oggi sia il risultato di ciò che progetta per il domani».

Conferenze pubbliche, mostre e incontri al Teatro dell’architettura del campus di Mendrisio completano l’offerta formativa e culturale della nostra scuola: tra le tante attività, quest’anno prende l’avvio a settembre il ciclo di conferenze pubbliche dal titolo A case for the urban, curato assieme all’ISUP e dedicato al rapporto tra funzione sociale dell'architettura, la città e alle sue possibili forme di sviluppo, con la partecipazione di studiosi e progettisti provenienti da Barcellona, Bruxelles, Parigi e Zurigo. Il secondo semestre un ciclo di conferenze ci permetterà di conoscere più da vicino la ricerca progettuale di una serie di architetti contemporanei. 
A ottobre 2022 le attività espositive del Teatro dell’architettura Mendrisio aprono con la mostra Il Territorio come palinsesto: l’eredità di André Corboz, dedicata al complesso corpus di opere dello storico dell’arte e urbanista ginevrino, il cui fondo librario e documentale è custodito dalla Biblioteca dell’Accademia. Seguirà a novembre la mostra MAD.09 interamente dedicata alla recente attività didattica della scuola. A febbraio 2023, dopo la pausa invernale le attività espositive riprenderanno con una mostra dedicata al lavoro di tre fotografi internazionali, la cui ricerca sul rapporto tra spazio e immagine è motivo di ispirazione per architetti e paesaggisti. 
Tutto questo, assieme alle attività editoriali di Mendrisio Academy Press e ai servizi dell’Archivio del Moderno, dimostra di nuovo come il campus dell’Accademia di architettura di Mendrisio continui ad essere un polo di eccellenza per la formazione culturale.
Il Piano degli studi 2022-2023 conferma la struttura e completa, aggiornandolo, il contenuto didattico di quello degli anni accademici che lo hanno preceduto, proponendo un’offerta vasta e diversificata, arricchita dalle relazioni con altre scuole nazionali e internazionali attraverso il programma di mobilità SEMP.
Dopo gli anni travagliati dall’effetto della pandemia, le attività dell’Accademia riprendono in totale presenza, con maggiore consapevolezza e con nuova progettualità, allo scopo di ottenere ancora i successi che hanno premiato l’impostazione didattica della nostra scuola negli ultimi decenni.

Auguriamo sinceramente a tutti gli studenti, ai docenti, ai ricercatori, agli assistenti e a tutti i collaboratori dell’Accademia di lavorare assieme con serenità, rinnovata fiducia e soddisfazione.

Studiare all’Accademia

Architettura

L’Accademia di architettura offre un percorso completo articolato in un Bachelor, triennio di base completato da un anno di pratica, e da un Master, biennio di specializzazione. Il lavoro concreto del fare architettura è al centro della didattica grazie a un programma incentrato sulla progettazione. Il futuro architetto affronta le sfide di contesti reali guidato da architetti di fama internazionale, e grazie anche agli insegnamenti tecnico-scientifici e storico-umanistici acquisisce una competenza critica che spazia dalla progettazione architettonica al disegno urbano e del paesaggio, dal riuso del patrimonio esistente alla costruzione sostenibile.

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Storia e teoria dell’arte e dell’architettura

Accanto alla formazione in architettura, l’Accademia propone un Master in Storia e teoria dell’arte e dell’architettura. Studiare la storia dell’arte e in particolare la storia dell’architettura nel contesto di una facoltà di architettura è la scelta ideale per contrastare la crescente marginalizzazione dell’architettura negli studi storico-artistici e riportare la disciplina al centro della riflessione critica, in ambito accademico e più in generale nel dibattito pubblico.

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Dottorato

Il percorso di studi che è possibile intraprendere all’Accademia prevede anche il cosiddetto terzo ciclo, ovvero studi di dottorato che portano al conferimento di un titolo unico di Dottore in architettura (Dr arch), di Dottore in scienze tecniche (Dr sc tec), oppure di Dottore in filosofia (Dr phil).

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L’Accademia in tre parole chiave

Massimo Cacciari

Filosofo, già docente e conferenziere dell’Accademia di architettura

«Il progetto prevede, per così dire, una futura presenza, ne dispiega in anticipo i tratti. Ma nel progetto, appunto, non ci si limita a “ideare” tale presenza, si mostra anche con quali mezzi e per quali vie essa sia effettivamente producibile. L’accento del progetto è dunque quello dell’anticipo, della previsione e della concreta produzione».

Internazionale

L’Accademia di architettura è una scuola internazionale, dove i docenti provengono dalle diverse aree linguistiche della Svizzera, dall’Italia, dalla Spagna e dal Portogallo, da Inghilterra, Francia, Olanda, ma anche da India, Giappone, Irlanda… scelti tra i migliori al mondo. Anche gli studenti provengono da decine di nazioni, europee ed extra-europee.
La dimensione internazionale dell’Accademia risulta particolarmente preziosa nel mondo globalizzato di oggi, dove il confronto è il terreno comune a tutti.

Progettuale

All’Accademia di architettura tra studenti e docenti il rapporto è diretto e immediato, soprattutto nei corsi di progettazione: piccoli atelier aperti 24 ore su 24, formati da non più di 25 studenti, seguiti da un professore e due assistenti. Nel percorso formativo dell’Accademia la progettazione architettonica occupa un ruolo centrale e assorbe metà dell’impegno didattico complessivo.
Anche tra gli studenti il confronto viene sempre incoraggiato: i momenti di revisione dei progetti sono aperti a tutti e così pure gli esami di fine semestre e di Diploma conclusivo.

Umanista

All’Accademia di architettura lo studio segue un modello didattico interdisciplinare, dove all’apprendimento operativo e creativo della progettazione si affiancano i corsi storico-umanistici. Il suo obiettivo è la formazione di un architetto “umanista” e “generalista”, capace di affrontare con competenza, flessibilità e spirito critico le complesse esigenze che provengono oggi dal mondo della progettazione.
Conferenze, incontri, mostre e pubblicazioni sono occasioni preziose di approfondimento che la scuola offre ai suoi studenti. Come pure i viaggi, organizzati ogni semestre per entrare a contatto con l’opera costruita nel luogo per cui è stata progettata.

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