Lettera aperta di istituzioni accademiche europee a favore della piena partecipazione della Svizzera a "Orizzonte Europa"

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Servizio comunicazione istituzionale

19 Luglio 2021

Una lettera aperta che sottolinea l'importanza di proseguire la cooperazione consolidata e reciprocamente vantaggiosa tra l'UE e la Svizzera nel campo della ricerca e dell'innovazione, a oggi limitata dal fatto che la Confederazione elvetica è considerata "Paese terzo" non associato al programma quadro Orizzonte Europa e ai relativi programmi e iniziative. Le istituzioni accademiche firmatarie di questa lettera aperta - a oggi quasi 40 - provengono da numerosi Paesi europei come ad esempio Austria, Danimarca, Olanda, Germania, Belgio, Svezia. Tra i firmatari anche molte istituzioni europee come l'Academia Europea, lo European Consortium of Innovative Universities, la League of European Research Universities e la European University Association. Segue il testo integrale della lettera, pubblicata con i relativi firmatari sul sito del Consiglio svizzero della scienza CSS

«Negli ultimi anni, la Confederazione elvetica e la Commissione europea hanno condotto complesse trattative sull'accesso al mercato, che purtroppo non hanno avuto esito positivo. Si spera che si trovino nuove vie per superare questa difficile situazione e chiarire i reciproci rapporti.

I firmatari di questa lettera desiderano sottolineare l'importanza di continuare la cooperazione consolidata e reciprocamente vantaggiosa tra l'UE e la Svizzera nel campo della ricerca e dell'innovazione. La partecipazione svizzera ai programmi quadro europei è iniziata già negli anni '80. A partire dal 2004, la Svizzera è un Paese associato, salvo una breve interruzione come Paese parzialmente associato tra il 2014 e il 2016. Nei precedenti Programmi quadro la Svizzera ha dato importanti contributi in molti campi come ad esempio nei settori della salute, del clima e delle tecnologie quantistiche. Inoltre la Svizzera è tra i membri fondatori dell'Agenzia spaziale europea, di COST e di EUREKA e, insieme alla Francia, ospita il CERN.

La Svizzera è sede di istituti di ricerca di livello mondiale e da anni si classifica tra i paesi più competitivi e innovativi. In quanto nazione aperta alla ricerca e all'innovazione, contribuisce attraverso le sue collaborazioni all'eccellenza dello Spazio europeo della ricerca (ERA). Il declassamento della Svizzera a Paese terzo limiterebbe fortemente la possibilità mettere le sue competenze a servizio dei progetti di Orizzonte Europa, che affrontano le sfide globali di oggi e di domani. Siamo convinti che ciò porterebbe a una situazione nella quale entrambi uscirebbero perdenti, mettendo a rischio una cooperazione di successo in aree strategiche che indebolebbe l'ERA nel suo insieme.

La concorrenza globale nella Ricerca & Sviluppo (R&I) è in aumento e diventa sempre più multipolare; sono aumentate anche le tensioni geopolitiche a livello mondiale. Allo stesso tempo, il mondo affronta sfide senza precedenti come la ripresa post-Covid e il cambiamento climatico. Pertanto l'Europa dovrebbe restare unita e unire le sue forze.

In qualità di organizzazioni di scienza, tecnologia e innovazione, siamo sinceramente convinti che un'associazione a pieno titolo della Svizzera a Orizzonte Europa assicurerebbe la continuità di una collaborazione di successo tra la Confederazione elvetica e l'Unione europea nel campo della ricerca e dell'innovazione.»

 

Per i bandi del 2021, la Svizzera sarà trattata come un paese terzo non associato per quanto riguarda la presentazione di proposte di progetti in Horizon Europe e altri programmi e iniziative correlati (programmi Euratom e Digital Europe). Questo stato può essere modificato in qualsiasi momento. L'USI raccomanda ai ricercatori di continuare a lavorare su potenziali candidature poiché la situazione potrebbe evolvere rapidamente e la Confederazione svizzera prevede l'istituzione di schemi paralleli con condizioni di finanziamento simili.

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