Storia e teoria dell'arte e dell'architettura: all'Accademia importanti finanziamenti
Servizio comunicazione istituzionale
12 Gennaio 2017
L’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura (ISA) dell’USI si sta affermando sempre di più quale centro di ricerca riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Negli ultimi mesi il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica ha infatti assegnato all’ISA diversi importanti finanziamenti competitivi, che nei prossimi anni porteranno all’Università oltre due milioni di franchi.
Premiata è innanzitutto l’impostazione di fondo con la quale è stato concepito l’Istituto, che propone una riflessione non solo sul contesto sociale e fisico dell’ambiente costruito, bensì anche sul contesto filosofico, politico e materiale in cui nasce un’opera d’arte.
Proprio l’approccio interdisciplinare è al centro del progetto coordinato dalla Prof. Sonja Hildebrand dell’ISA e dal Prof. Philip Ursprung del Politecnico federale di Zurigo, che punta all’edizione critica dell’opera principale teorica di Gottfried Semper “Lo Stile” (1860/63). Grazie a una analisi approfondita di tutti i manoscritti rilevanti, dei documenti precedenti la stampa e delle differenti versioni poi pubblicate, l'edizione renderà per la prima volta disponibile, su base attendibile e verificabile, l’intero corpo testuale e visivo di questo lavoro chiave per la teoria dell’architettura. Semper è infatti uno dei più significativiarchitetti del diciannovesimo secolo, noto per l’ampiezza di una riflessione capace di oltrepassare i confini della storia dell'architettura e dell'arte, spaziando dalla storia della cultura a quella della lingua, dalla biologia evolutiva all'antropologia. Il progetto quadriennale è finanziato fino al 2021 complessivamente con 1.147.000 franchi.
La Prof. Daniela Mondini, ha poi conseguito un ulteriore finanziamento di 843.000 franchi per il triennio 2018-2020, per il quinto volume del Corpus Cosmatorum, catalogo in sei volumi, delle circa 120 chiese medievali di Roma; il suo gruppo di ricerca opera in stretta collaborazione con la Prof. Carola Jäggi, ordinaria di storia dell’arte medievale dell’Università di Zurigo. La maggioranza delle chiese medievali romane – come ad esempio San Pietro in Vaticano – ha dovuto cedere il posto a nuovi edifici rinascimentali e barocchi o ha perduto i suoi originari arredi liturgici. Il progetto mira allo studio dei frammenti superstiti, nonché delle fonti testuali e figurative, con l’obiettivo di ricomporre un'immagine ricca e variegata di questo peculiare periodo dell’arte romana, finora poco conosciuto.
Nell’ambito di un progetto D-A-CH la Deutsche Forschungsgemeinschaft e il Fondo nazionale svizzero hanno inoltre accordato un finanziamento bilaterale di complessivi 566.855 franchi a un progetto di ricerca biennale svolto per l’USI dal Prof. Christoph Frank, dalla Staatliche Kunsthalle di Karlsruhe e dall’Accademia delle Belle Arti di Stoccarda. Il progetto è teso ad approfondire lo studio di un fondo di disegni inediti di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), ritrovati recentemente presso la stessa Kunsthalle di Karlsruhe. La scoperta – seguita sin dall’inizio dal Prof. Frank – di due album con un totale di 297 disegni che provengono dallo studio romano dell’artista è stata considerata dagli studiosi di Piranesi e della cultura artistica del XVIII secolo un avvenimento epocale, visti i relativamente pochi disegni dell’artista sino ad oggi conosciuti. Attualmente i ricercatori, coadiuvati da un dottorando presso l’Accademia dell’USI, stanno lavorando in maniera congiunta e interdisciplinare sull’inventario scientifico di questo prezioso fondo, anche grazie a una serie di analisi iconografiche e scientifiche.
Accanto ai progetti finanziati dal Fondo nazionale svizzero, l’ISA è associato anche a progetti di ricerca in collaborazione con altre istituzioni universitarie e di ricerca in Europa; fino al 2019 grazie a un finanziamento dell’École française de Rome, Christoph Frank e Carla Mazzarelli (docente titolare presso l’ISA) seguono il progetto Lettere d’artista. Per una storia transnazionale dell’arte (XVIII-XIX sec.), in collaborazione con studiosi dell’Università di Roma Tre e dell’Università della Calabria. Sempre Carla Mazzarelli, infine, è responsabile per l’ISA di un progetto di ricerca internazionale di durata triennale (2015-2018) diretto dall’Università di Granada in collaborazione, tra le altre istituzioni, con il Museo del Prado di Madrid, dal titolo Copimonarch: La copia pittorica nella monarchia ispanica (XVI-XVII secolo). Il progetto mira a ricostruire il complesso fenomeno della diffusione dei modelli pittorici italiani e nordici nel regno spagnolo e nel nuovo mondo. Un congresso internazionale su questo tema si svolgerà a giugno 2017 presso il Museo del Prado.