St. Moritz ‒ Quo Vadis?

St. Moritz Dorf, 1906
St. Moritz Dorf, 1906

Servizio comunicazione istituzionale

30 Giugno 2017

Prof. Valentin Bearth, Accademia di architettura

L’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana propone una mostra con una selezione dei 130 progetti di Diploma che hanno avuto per tema il potenziale di sviluppo di alcune aree strategiche di St. Moritz.

Esclusiva località di villeggiatura, sia d’inverno sia d’estate, e culla degli sport alpini, St. Moritz è senza dubbio una delle più celebri mete turistiche al mondo. Cuore del lusso e della mondanità engadinese, l’antico villaggio di montagna si è trasformato in una città cosmopolita anche grazie alle infrastrutture d’avanguardia di cui si è dotata già nel tardo Ottocento. Basti pensare all’introduzione della luce elettrica negli alberghi, agli avveniristici impianti per gli sport invernali o al tram che collegava St. Moritz Dorf a St. Moritz Bad. 

Oggi, tuttavia, questa meta del turismo mondiale vive ancora grazie allo spirito pionieristico dei suoi padri fondatori. Dall’inizio del dopoguerra, la diffusione delle seconde case e la crisi del settore alberghiero hanno avviato un processo di “urbanalizzazione”, tipica dell’area alpina, che mette a repentaglio la principale risorsa del luogo, vale a dire lo splendido paesaggio della valle. La legge federale sulle seconde case ha finalmente posto le basi per avviare un ripensamento su questo modello di sviluppo. La ricerca di alternative può quindi condurre alla rivalutazione, e alla re-interpretazione, dell’albergo – forse la più efficiente tipologia di abitazione collettiva – e diventare l’occasione per una riflessione sull’idea di spazio pubblico.

I 25 progetti esposti, opera di altrettanti futuri architetti, fanno emergere il potenziale di una possibile riqualificazione urbana di St. Moritz. Concrete o utopiche che siano, sono comunque idee che rappresentano un nuovo slancio. Questo impulso potrà forse permettere alla città un ulteriore sviluppo per poter soddisfare l’ambizione annunciata nelle variopinte brochure promozionali, promuovendo il ruolo di meta turistica più esclusiva delle Alpi.

È anche pensando a St. Moritz che possiamo quindi rievocare le parole di un grande architetto italiano, Aldo Rossi, che sentenziava: «L’architettura è uno dei modi di sopravvivere che l’umanità ha cercato, un modo di esprimere la sua fondamentale ricerca della felicità».

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L’Esposizione sarà visitabile dal 16.06 al 08.12.2017 presso la St. Moritz Design Gallery, che si estende per l'intera lunghezza delle scale mobili del Parkhaus Serletta, che turisti e residenti utilizzano per muoversi tra la città e il lago. 31 grandi vetrine illuminate ospitano esposizioni temporanee. Si tratta di una galleria d'arte aperta 24 ore, 7 giorni su 7 che registra 1 milione di visitatori l'anno. L’ingresso è libero: www.design-gallery.ch