Novità
Di Heinrich Tessenow (1876-1950), considerato tra i maggiori architetti tedeschi della prima metà del XX secolo, questa nuova monografia celebra l’opera completa. Il libro si interroga sul significato che ancora oggi hanno i suoi edifici, i suoi scritti e i suoi disegni. Con una ricerca puntuale sull’opera scritta, progettata e costruita, il curatore Martin Boesch, architetto e studioso zurighese, e gli autori che ha chiamato a raccolta, disegnano un nuovo ritratto della figura di Tessenow. Noto soprattutto per i suoi piccoli edifici residenziali per operai, artigiani e classe medio-bassa, Tessenow in realtà padroneggiava con la stessa sicurezza la grande scala e la pianificazione urbana. Il libro si sofferma in particolare sugli edifici iconici di Tessenow, come la casa Böhler di St Moritz, la scuola di Kassel e quella di Klotzsche, la riconversione della Neue Wache a Berlino e la sala con colonne sulla spiaggia a Prorà. Ma i contributi degli oltre trenta studiosi qui raccolti vanno a toccare tutta la produzione dell’architetto tedesco, organizzandola in tre aree tematiche: Costruire nel paesaggio, Progetti per la città, La casa grande e la casa piccola.
Testi di: Gerald Adler, Renate Amann, Vitangelo Ardito, Theodor Böll, Martin Boesch, Alessandro Bonizzoni, Michele Caja, Giacomo Calandra di Roccolino, Philipp Esch, Hartmut Frank, René Furer, Wilhelm Hoffmann, Christian Kerez, Karl Kiem, Bettina Köhler, Carsten Liesenberg, José Ignacio Linazasoro, Quintus Miller, Joao Nunes, Luca Ortelli, Nicola Panzini, Steffi Platte, Alessandro Porotto, Peter Prohl, Bruno Reichlin, Nils Schinker, Elia Schneider, Jonathan Sergison, Miroslav Šik, Martin Steinmann, Ann-Christin Stolz, Adolph Stiller, Heinrich Tessenow, Jurjen Zeinstra.
Heinrich Tessenow. Avvicinamenti e progetti iconici
a cura di
Martin Boesch
30 x 28.5 cm, 532 pp.
1300 ill. b/n e col.
cartonato
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836652105
€ 90 / frs 90.-
Acquista
Il processo di costruzione della memoria che il volume si propone di prendere in esame si configura come un’indagine complessa e stratificata intorno alle istanze politiche e sociali che hanno condotto alla mancata realizzazione di due importanti progetti relativi ai traumi della seconda guerra mondiale: il Memoriale ai sei milioni di martiri ebrei progettato da Louis I. Kahn, che avrebbe dovuto essere realizzato a New York (1967-1973), e quello disegnato da Peter Zumthor per il Centro di documentazione Topografia del Terrore a Berlino (1993-2004).
Gettando uno sguardo retrospettivo alla storia dell’architettura commemorativa del XX secolo, emerge chiaramente la scarsa importanza riconosciuta ai memoriali non finiti o mai realizzati, di cui, nella maggior parte dei casi, resta soltanto una traccia documentaria. Tuttavia, come suggerisce l’anglista ed ebraista americano James E. Young, è ipotizzabile che la storia di un memoriale non realizzato possa diventare più istruttiva di quella di un memoriale costruito.
Quella relativa alla costruzione di un memoriale è la storia di un’attività di scavo che sottende al complesso processo di visualizzazione e materializzazione dell’intenzione di memoria espressa da un determinato gruppo di individui, in un luogo e momento storico precisi. Il memoriale, infatti, è un’opera architettonica concepita per inserirsi nello spazio pubblico: luogo di grande stratificazione sociale, politica ed estetica cui la collettività assegna al contempo un fondamentale valore culturale. In tale prospettiva, indagare le dinamiche che tanto sul piano storico e politico quanto su quello estetico e architettonico hanno presieduto al progetto di un memoriale, è un atto di grande consapevolezza storica, poiché contribuisce a portare alla luce l’interpretazione che una collettività dà del proprio passato, in particolare quello legato agli eventi traumatici.
Anna Bernardi, Architettura e politiche della memoria
19 x 24.5, 232 pp.
122 ill. b/n
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836653539
€ 35 / frs 35.-
Acquista
Giunto alla sua ottava edizione, il prestigioso premio di architettura, rivolto a giovani architetti segnalati da consulenti di fama internazionale, è stato assegnato quest’anno all’architetta cinese Xu Tiantian. Il catalogo del premio, che accompagna la mostra presso il Teatro dell’architettura di Mendrisio (5 maggio-22 ottobre 2023), raccoglie le opere di tutti gli architetti che hanno partecipato al concorso soffermandosi in particolare su quelle della vincitrice.
Ottava edizione 2022
Vincitrice
Xu Tiantian (Cina)
Candidati
Bernardo Bader (Austria), Barão Hutter (Svizzera), Giulio Basili (Italia), Bloco Arquitetos (Brasile), Manuel Cervantes (Messico), dekleva gregorič architects (Slovenia), Domat (Cina), Estudio Flume (Brasile), Estudio Macías Peredo Arquitectos (Messico), Graux & Baeyens (Belgio), Grillovasiu (Svizzera), Go Hasegawa
(Giappone), Carla Juaçaba (Brasile), Mariam Kamara (Niger), Ryan Kennihan (Irlanda), LACOL Arquitectura Cooperativa (Spagna), lopes brenna (Svizzera), Rozana Montiel (Messico), Nickisch Walder Architekten (Svizzera), RAMA studio (Ecuador), sugiberry (Belgio), TEd’A Arquitectes (Spagna), Terra+Tuma (Brasile), Tropical Space (Vietnam), Raphael Zuber (Svizzera).
Swiss Architectural Award 2022
a cura di
Nicola Navone
24 x 24 cm, 168 pp.
350 ill. col., 64 ill. b/n
brossura
italiano / inglese
Silvana Editoriale
ISBN 9788836655212
€ 50 / frs 50.–
Acquista
Realizzata in tre tappe nell’arco di un decennio, la Scuola ai Saleggi di Locarno cristallizza in un unico luogo l’evoluzione della ricerca architettonica di Livio Vacchini negli anni Settanta, configurandosi così come un luogo-chiave della sua maturazione professionale.
Questo libro, che raccoglie il lavoro di indagine sulla Scuola intrapreso su suggerimento dell'Ufficio Beni Culturali del Cantone Ticino, presenta una duplice natura: da un lato offre un approccio metodologico, una traccia per la ricerca preliminare all’intervento di salvaguardia del complesso, dall’altro raccoglie gli esiti di un’indagine storica sulla Scuola che apre nuove e fruttuose vie alla lettura dell’opera architettonica di Livio Vacchini.
Roberta Grignolo, Marco Di Nallo, Livio Vacchini. Scuola ai Saleggi di Locarno (1970-1979)
250 pp.
315 ill. col. e b/n
italiano
ISBN 9788887624908
Quale Gotico per Milano? I materiali della giuria per il concorso della facciata del Duomo (1886-1888)
a cura di Angela Windholz,
Carla Mazzarelli, Mirko Moizi
16.5 x 23.5 cm, 172 pp.
113 ill. col.
cartonato svizzero
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836653591
€ 29 / frs 29.‒
Acquista
Attraverso l’analisi di questioni di carattere attributivo, iconografico e iconologico, e tramite approfondimenti inerenti al rapporto tra scultura e architettura e a temi di carattere sociale ‒ quali la gestione e l’organizzazione dei cantieri, la relazione tra centro e periferia e i legami tra le botteghe e le singole maestranze ‒, questo volume si presenta come uno strumento completo per la comprensione dell’articolato panorama riguardante la scultura dello Stato di Milano dalla fine del XIV ai primi decenni del XVI secolo. L’ampio arco cronologico preso in esame, che vide avvicendarsi Visconti, Sforza e francesi, permette infatti di seguire i cambiamenti culturali e stilistici che caratterizzarono l’arte milanese fra Tardogotico e Rinascimento maturo e di mettere a fuoco l’operato di quegli scultori che influenzarono maggiormente gli artisti a loro contemporanei: su tutti, i Maestri campionesi e caronesi, Jacopino da Tradate, i fratelli Cristoforo e Antonio Mantegazza, Giovanni Antonio Amadeo, Cristoforo Solari e il Bambaia, attivi, a varie riprese e a più livelli, nei maggiori cantieri della zona, ossia quelli della Cattedrale di Milano e della Certosa di Pavia, veri e propri centri di irradiamento della cultura figurativa lombarda del periodo. Inoltre, l’accento posto sugli spostamenti compiuti dalle maestranze native di questi territori milanesi e sugli scambi culturali e artistici che accompagnarono tali spostamenti, compiuti soprattutto dai cosiddetti “maestri dei laghi”, fa sì che le ricerche qui contenute travalichino i confini milanesi e, dalla Spagna alla Slesia moderna, arrivino anche in Liguria, a Venezia, a Ferrara, nella Roma di Andrea Bregno e nella Sicilia di Domenico Gaggini, sottolineando così il vasto respiro delle tematiche affrontate nei diversi contributi raccolti in questo volume.
Testi di: Alessandro Barbieri, Beatrice Bolandrini, Massimiliano Caldera, Laura Damiani Cabrini, Grégoire Extermann, Laura Facchin, Giuseppe Fazio, Rosa López Torrijos, Predrag Marković, Fernando Marías, Giovanni Mendola, Mirko Moizi, Charles R. Morscheck, Thomas Pöpper, Marco Scansani, Martina Schirripa, Federica Siddi, Mariusz Smoliński, Andrea Spiriti, Michela Zurla.
Scultori dello Stato di Milano (1395-1535)
a cura di
Mirko Moizi, Andrea Spiriti
19 x 24.5 cm, 384 pp.
282 ill. b/n, 33 ill. col.
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN: 9788836654635
€ 44 / frs 44
Acquista
Questo decimo numero dei Quaderni del corso di Bachelor “Sistemi e processi della costruzione” è dedicato a un progetto firmato dall’architetto Peppo Brivio, la Casa Valleggione a Bironico (1965-1969). Edificio sul quale gli allievi di secondo anno dell’Accademia di architettura, guidati dal professore Franz Graf, hanno svolto un esercizio che si è articolato nella raccolta e nell’analisi della documentazione originale, nel ridisegno dei piani costruttivi e nella produzione di assonometrie e modelli costruttivi in scala. Una selezione del materiale raccolto per il corso – disegni originali e foto d’epoca – accanto a una lettura storica, a un’analisi strutturale e a una scelta degli elaborati degli studenti, compone questo opuscolo, che non solo vuole testimoniare la presenza sul territorio ticinese di un’architettura di valore, ma fornire anche agli operatori preposti alla sua salvaguardia spunti per eseguire in modo adeguato ogni intervento di manutenzione o restauro.
Peppo Brivio. Casa Valleggione, 1965-1969
a cura di
Franz Graf, Britta Buzzi-Huppert
21 x 29.5 cm, 64 pp.
49 ill. b/n
brossura
italiano / inglese
ISBN 9788887624939
€ 25 / frs 25.–
Contattaci
Il libro propone un percorso attraverso alcune tra le più significative architetture di Angelo Mangiarotti (1921-2012), designer, architetto e scultore milanese che ha profondamente segnato il panorama culturale del secondo dopoguerra. L’obiettivo è mettere in luce l’opera di un progettista-costruttore che ha affrontato temi diversi – edifici residenziali, luoghi di lavoro, spazi espositivi, tutti qui documentati – con un approccio critico e speculativo volto alla ricerca di un linguaggio architettonico innovatore e unico. La ricerca di forme sobrie ed elementari, in grado di travalicare differenze di scala, di funzione e di materiali, accomuna le architetture di Mangiarotti ai suoi oggetti di design, entrambi esito di un atteggiamento etico e progettuale rispettoso dell’uomo e attento alle sue risorse.
Testi di Franz Graf, Francesca Albani, Thomas Herzog, Kinue Horikawa. Testimonianze di Anna Mangiarotti e Mario Botta. Fotografie di Giorgio Casali.
Angelo Mangiarotti. La tettonica dell'assemblaggio / The Tectonics of Assembly
a cura di
Franz Graf, Francesca Albani
24 x 28 cm, 248 pp.
218 ill. b/n, 155 ill. col.
brossura
italiano / inglese
Silvana Editoriale
ISBN: 9788836632244
€ 48 / frs 48.–
Acquista
34 atelier di Progettazione, 15 atelier di Diploma, 98 corsi, 96 docenti, 103 assistenti, oltre 800 studenti: un anno di attività all’Accademia di architettura di Mendrisio.
Accademia di architettura Annuario / Yearbook 2021
24 × 24 cm, 420 pp.
355 ill. b/n, 220 ill. col.
brossura
italiano / inglese
ISBN 9788887624953
€ 20 / frs 20.–
Contattaci
La società mobile, liquida, interconnessa presuppone e richiede una velocità sempre più elevata nel movimento di persone, merci e informazioni, ma produce retroazioni. È la faccia della globalizzazione meno esplorata e invece cruciale. Senza le grandi navi dell’industria dello shipping non ci sarebbe l’economia globale delle merci progettate in America, prodotte in Cina e distribuite nel mondo. Senza informatica distribuita e mezzi di consegna istantanea non ci sarebbe l’economia di Amazon. Senza le piattaforme digitali non ci sarebbe il gigantesco mercato della grande distribuzione organizzata. Senza treni ad alta velocità non ci sarebbe la circolazione di persone tra grandi città che ha cambiato il modo di vivere e di lavorare. Si è quindi compiuta in pochi anni una mutazione storica: dall’industria di massa dell’automobile alla mobilità informazionale, cognitiva, personalizzata del nuovo secolo. Con impegni di capitali e tecnologie, consumo di risorse ambientali e impatti sull’ecologia e sulla vita quotidiana e l’identità delle persone. Aspetti di un fenomeno più grande e sottile, quello dell’accelerazione sociale. Che produce anche alienazione e disintegrazione. E oggi richiede un radicale ripensamento causato dalla pandemia. Verso quali mete l’intera società è messa alla rincorsa? Il volume esplora l’economia della velocità, i saperi tecnici che la rendono possibile e i paradossi sociali e ambientali che ne derivano.
Testi di: Simonetta Armondi, Giuseppe Berta, Sergio Bologna, Andrea Bottalico, Luca Garavaglia, Paolo Perulli, Marco Ponti, Pier Paolo Puliafito, Marcello Tadini.
Economia della velocità
a cura di
Paolo Perulli
12,5 x 20,5 cm, 112 pp.
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836652396
€ 15 / frs 15.-
Acquista
«Il nuovo sopra l’antico è stato il titolo del mio insegnamento in Accademia in questi anni, dove il termine “sopra” indica non tanto una volontà di celare, ma quella di un integrare consapevole. Nel rapporto tra queste due parole sta il passaggio al progetto, che possiamo identificare come tentativo di rappresentare la nuova distanza tra le cose. Dopo aver condiviso un percorso attraverso le mie opere, perché il progetto si insegna con il progetto e non saprei fare diversamente, ma anche con il preciso supporto dei dati di rilievo depositati nei luoghi, è iniziato il lavoro critico finale di ciascuno studente, applicato ogni anno a una diversa città italiana. Con l’ausilio dei cinque punti (luogo, tempo, terra, luce, silenzio) individuati quale sequenza interpretativa e traccia per modificare lo spazio, nella complice quiete dell’atelier abbiamo potuto tradurre le sensazioni in misure, secondo un metodo teso a non offrire soluzioni gratuite o astrattamente creative, nella convinzione che l’architettura si trasforma e non si improvvisa» (Paolo Zermani).
Quarantotto pagine: Paolo Zermani, Fondamenta
14,5 x 19 cm, 52 pp.
22 ill. b/n
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836650842
€ 10 / frs 12.-
Acquista
I tre saggi qui raccolti propongono una lettura specifica di momenti differenti del lavoro di Aurelio Galfetti e, a partire da un singolo progetto, dimostrano come l’idea di un’architettura territoriale abbia sempre legato nella sua attività il progetto (a qualsiasi scala) al luogo, al paesaggio e al territorio.
Testi di Franz Graf, Nicola Navone, Laurent Stalder.
Intervista di Francesca Albani.
Aurelio Galfetti. Costruire lo spazio / The Construction of Space
a cura di
Franz Graf
24 x 28 cm, 160 pp.
25 ill. b/n, 103 ill. col.
brossura
italiano / inglese
ISBN: 9788836648689
€ 30 / frs 30.–
Acquista