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Giunto alla sua ottava edizione, il prestigioso premio di architettura, rivolto a giovani architetti segnalati da consulenti di fama internazionale, è stato assegnato quest’anno all’architetta cinese Xu Tiantian. Il catalogo del premio, che accompagna la mostra presso il Teatro dell’architettura di Mendrisio (5 maggio-22 ottobre 2023), raccoglie le opere di tutti gli architetti che hanno partecipato al concorso soffermandosi in particolare su quelle della vincitrice.
Ottava edizione 2022
Vincitrice
Xu Tiantian (Cina)
Candidati
Bernardo Bader (Austria), Barão Hutter (Svizzera), Giulio Basili (Italia), Bloco Arquitetos (Brasile), Manuel Cervantes (Messico), dekleva gregorič architects (Slovenia), Domat (Cina), Estudio Flume (Brasile), Estudio Macías Peredo Arquitectos (Messico), Graux & Baeyens (Belgio), Grillovasiu (Svizzera), Go Hasegawa
(Giappone), Carla Juaçaba (Brasile), Mariam Kamara (Niger), Ryan Kennihan (Irlanda), LACOL Arquitectura Cooperativa (Spagna), lopes brenna (Svizzera), Rozana Montiel (Messico), Nickisch Walder Architekten (Svizzera), RAMA studio (Ecuador), sugiberry (Belgio), TEd’A Arquitectes (Spagna), Terra+Tuma (Brasile), Tropical Space (Vietnam), Raphael Zuber (Svizzera).
Swiss Architectural Award 2022
a cura di
Nicola Navone
24 x 24 cm, 168 pp.
350 ill. col., 64 ill. b/n
brossura
italiano / inglese
Silvana Editoriale
ISBN 9788836655212
€ 50 / frs 50.–
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Quale Gotico per Milano? I materiali della giuria per il concorso della facciata del Duomo (1886-1888)
a cura di Angela Windholz,
Carla Mazzarelli, Mirko Moizi
16.5 x 23.5 cm, 172 pp.
113 ill. col.
cartonato svizzero
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836653591
€ 29 / frs 29.‒
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Attraverso l’analisi di questioni di carattere attributivo, iconografico e iconologico, e tramite approfondimenti inerenti al rapporto tra scultura e architettura e a temi di carattere sociale ‒ quali la gestione e l’organizzazione dei cantieri, la relazione tra centro e periferia e i legami tra le botteghe e le singole maestranze ‒, questo volume si presenta come uno strumento completo per la comprensione dell’articolato panorama riguardante la scultura dello Stato di Milano dalla fine del XIV ai primi decenni del XVI secolo. L’ampio arco cronologico preso in esame, che vide avvicendarsi Visconti, Sforza e francesi, permette infatti di seguire i cambiamenti culturali e stilistici che caratterizzarono l’arte milanese fra Tardogotico e Rinascimento maturo e di mettere a fuoco l’operato di quegli scultori che influenzarono maggiormente gli artisti a loro contemporanei: su tutti, i Maestri campionesi e caronesi, Jacopino da Tradate, i fratelli Cristoforo e Antonio Mantegazza, Giovanni Antonio Amadeo, Cristoforo Solari e il Bambaia, attivi, a varie riprese e a più livelli, nei maggiori cantieri della zona, ossia quelli della Cattedrale di Milano e della Certosa di Pavia, veri e propri centri di irradiamento della cultura figurativa lombarda del periodo. Inoltre, l’accento posto sugli spostamenti compiuti dalle maestranze native di questi territori milanesi e sugli scambi culturali e artistici che accompagnarono tali spostamenti, compiuti soprattutto dai cosiddetti “maestri dei laghi”, fa sì che le ricerche qui contenute travalichino i confini milanesi e, dalla Spagna alla Slesia moderna, arrivino anche in Liguria, a Venezia, a Ferrara, nella Roma di Andrea Bregno e nella Sicilia di Domenico Gaggini, sottolineando così il vasto respiro delle tematiche affrontate nei diversi contributi raccolti in questo volume.
Testi di: Alessandro Barbieri, Beatrice Bolandrini, Massimiliano Caldera, Laura Damiani Cabrini, Grégoire Extermann, Laura Facchin, Giuseppe Fazio, Rosa López Torrijos, Predrag Marković, Fernando Marías, Giovanni Mendola, Mirko Moizi, Charles R. Morscheck, Thomas Pöpper, Marco Scansani, Martina Schirripa, Federica Siddi, Mariusz Smoliński, Andrea Spiriti, Michela Zurla.
Scultori dello Stato di Milano (1395-1535)
a cura di
Mirko Moizi, Andrea Spiriti
19 x 24.5 cm, 384 pp.
282 ill. b/n, 33 ill. col.
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN: 9788836654635
€ 44 / frs 44
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Questo decimo numero dei Quaderni del corso di Bachelor “Sistemi e processi della costruzione” è dedicato a un progetto firmato dall’architetto Peppo Brivio, la Casa Valleggione a Bironico (1965-1969). Edificio sul quale gli allievi di secondo anno dell’Accademia di architettura, guidati dal professore Franz Graf, hanno svolto un esercizio che si è articolato nella raccolta e nell’analisi della documentazione originale, nel ridisegno dei piani costruttivi e nella produzione di assonometrie e modelli costruttivi in scala. Una selezione del materiale raccolto per il corso – disegni originali e foto d’epoca – accanto a una lettura storica, a un’analisi strutturale e a una scelta degli elaborati degli studenti, compone questo opuscolo, che non solo vuole testimoniare la presenza sul territorio ticinese di un’architettura di valore, ma fornire anche agli operatori preposti alla sua salvaguardia spunti per eseguire in modo adeguato ogni intervento di manutenzione o restauro.
Peppo Brivio. Casa Valleggione, 1965-1969
a cura di
Franz Graf, Britta Buzzi-Huppert
21 x 29.5 cm, 64 pp.
49 ill. b/n
brossura
italiano / inglese
ISBN 9788887624939
€ 25 / frs 25.–
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Il libro propone un percorso attraverso alcune tra le più significative architetture di Angelo Mangiarotti (1921-2012), designer, architetto e scultore milanese che ha profondamente segnato il panorama culturale del secondo dopoguerra. L’obiettivo è mettere in luce l’opera di un progettista-costruttore che ha affrontato temi diversi – edifici residenziali, luoghi di lavoro, spazi espositivi, tutti qui documentati – con un approccio critico e speculativo volto alla ricerca di un linguaggio architettonico innovatore e unico. La ricerca di forme sobrie ed elementari, in grado di travalicare differenze di scala, di funzione e di materiali, accomuna le architetture di Mangiarotti ai suoi oggetti di design, entrambi esito di un atteggiamento etico e progettuale rispettoso dell’uomo e attento alle sue risorse.
Testi di Franz Graf, Francesca Albani, Thomas Herzog, Kinue Horikawa. Testimonianze di Anna Mangiarotti e Mario Botta. Fotografie di Giorgio Casali.
Angelo Mangiarotti. La tettonica dell'assemblaggio / The Tectonics of Assembly
a cura di
Franz Graf, Francesca Albani
24 x 28 cm, 248 pp.
218 ill. b/n, 155 ill. col.
brossura
italiano / inglese
Silvana Editoriale
ISBN: 9788836632244
€ 48 / frs 48.–
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Si possono descrivere i territori di montagna e i territori ibridi o “rurbani”, come luoghi nei quali urbanità e ruralità coesistono in uno scambio costante e dinamico? Oppure li si deve considerare come il risultato della contrapposizione tra mondo urbano e mondo rurale? Il compito dell’osservatore e dello studioso è comprendere gli intrecci o individuare i limiti dell’uno e dell’altro? Dai contributi riuniti in questo volume emerge la necessità di leggere il territorio montano e le ibridazioni tra urbano e rurale, attraverso un approccio transdisciplinare. Non esiste un solo punto di osservazione e una sola ragione osservativa. Ma se i territori sussistono solo in relazione al modo in cui li viviamo, li descriviamo e ce ne appropriamo, è indispensabile moltiplicare e far interagire diversi punti di vista per poterne cogliere la struttura profonda.
Montagne e territori ibridi tra urbanità e ruralità
a cura di
Luigi Lorenzetti, Roberto Leggero
14.5 x 19 cm, 256 pp.
29 ill. b/n
brossura
italiano, inglese
ISBN 9788887624946
€ 25 / frs 25.–
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34 atelier di Progettazione, 15 atelier di Diploma, 98 corsi, 96 docenti, 103 assistenti, oltre 800 studenti: un anno di attività all’Accademia di architettura di Mendrisio.
Accademia di architettura Annuario / Yearbook 2021
24 × 24 cm, 420 pp.
355 ill. b/n, 220 ill. col.
brossura
italiano / inglese
ISBN 9788887624953
€ 20 / frs 20.–
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La società mobile, liquida, interconnessa presuppone e richiede una velocità sempre più elevata nel movimento di persone, merci e informazioni, ma produce retroazioni. È la faccia della globalizzazione meno esplorata e invece cruciale. Senza le grandi navi dell’industria dello shipping non ci sarebbe l’economia globale delle merci progettate in America, prodotte in Cina e distribuite nel mondo. Senza informatica distribuita e mezzi di consegna istantanea non ci sarebbe l’economia di Amazon. Senza le piattaforme digitali non ci sarebbe il gigantesco mercato della grande distribuzione organizzata. Senza treni ad alta velocità non ci sarebbe la circolazione di persone tra grandi città che ha cambiato il modo di vivere e di lavorare. Si è quindi compiuta in pochi anni una mutazione storica: dall’industria di massa dell’automobile alla mobilità informazionale, cognitiva, personalizzata del nuovo secolo. Con impegni di capitali e tecnologie, consumo di risorse ambientali e impatti sull’ecologia e sulla vita quotidiana e l’identità delle persone. Aspetti di un fenomeno più grande e sottile, quello dell’accelerazione sociale. Che produce anche alienazione e disintegrazione. E oggi richiede un radicale ripensamento causato dalla pandemia. Verso quali mete l’intera società è messa alla rincorsa? Il volume esplora l’economia della velocità, i saperi tecnici che la rendono possibile e i paradossi sociali e ambientali che ne derivano.
Testi di: Simonetta Armondi, Giuseppe Berta, Sergio Bologna, Andrea Bottalico, Luca Garavaglia, Paolo Perulli, Marco Ponti, Pier Paolo Puliafito, Marcello Tadini.
Economia della velocità
a cura di
Paolo Perulli
12,5 x 20,5 cm, 112 pp.
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836652396
€ 15 / frs 15.-
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«Il nuovo sopra l’antico è stato il titolo del mio insegnamento in Accademia in questi anni, dove il termine “sopra” indica non tanto una volontà di celare, ma quella di un integrare consapevole. Nel rapporto tra queste due parole sta il passaggio al progetto, che possiamo identificare come tentativo di rappresentare la nuova distanza tra le cose. Dopo aver condiviso un percorso attraverso le mie opere, perché il progetto si insegna con il progetto e non saprei fare diversamente, ma anche con il preciso supporto dei dati di rilievo depositati nei luoghi, è iniziato il lavoro critico finale di ciascuno studente, applicato ogni anno a una diversa città italiana. Con l’ausilio dei cinque punti (luogo, tempo, terra, luce, silenzio) individuati quale sequenza interpretativa e traccia per modificare lo spazio, nella complice quiete dell’atelier abbiamo potuto tradurre le sensazioni in misure, secondo un metodo teso a non offrire soluzioni gratuite o astrattamente creative, nella convinzione che l’architettura si trasforma e non si improvvisa» (Paolo Zermani).
Quarantotto pagine: Paolo Zermani, Fondamenta
14,5 x 19 cm, 52 pp.
22 ill. b/n
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836650842
€ 10 / frs 12.-
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Gli anni dell’esilio a Londra (1850-55) furono per Gottfried Semper un periodo di esperienze assai feconde. La Londra della Grande Esposizione ha offerto all’architetto tedesco un immenso tesoro di oggetti di studio e un ambiente intellettuale che ha fornito impulsi decisivi alla sua innovativa teoria storico-culturale dell’architettura. Questo volume, frutto di un progetto di ricerca del FNS in collaborazione tra l’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura dell’USI e l’Istituto di storia e teoria dell’architettura dell’ETH di Zurigo, legge l’opera di Semper progettista, insegnante e teorico dell’architettura, sullo sfondo dell’ambiente storico, architettonico e disciplinare del tempo.
Testi di: Elena Chestnova, Murray Fraser, Michael Gnehm, Sonja Hildebrand, Mari Hvattum, Claudio Leoni, Kate Nichols, Alina Payne, Philip Ursprung, Caroline van Eck, Dieter Weidmann, Beat Wyss.
Architectural History and Globalized Knowledge. Gottfried Semper in London
a cura di
Michael Gnehm, Sonja Hildebrand
19 x 24,5 cm
216 pp.
88 ill. col., 24 ill. b/n
brossura
inglese
gta Verlag
ISBN 9783856764098
€ 35 / frs. 35.‒
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Il volume ha come oggetto la colonia Olivetti a Brusson, in Valle d’Aosta, costruita su progetto degli architetti Leonardo Fiori e Claudio Conte. Esempio emblematico delle politiche sociali di Adriano Olivetti, questo edificio rappresenta un caso di studio eccezionale per diversi motivi. I progettisti furono selezionati dopo un concorso che vide la partecipazione, nel 1956-1957, di oltre trenta professionisti, tra cui Carlo Scarpa, Marcello D’Olivo, Vico Magistretti. L’analisi dei progetti in gara offre dunque uno spaccato dell’architettura italiana, chiamata a cimentarsi con temi complessi e innovativi. Da un lato, il contesto alpino richiese una profonda riflessione sul rapporto tra architettura e ambiente naturale; dall’altro lato, l’aggiornamento delle teorie educative implicò la ridefinizione di una tipologia – la colonia – che il fascismo aveva caratterizzato a fini propagandistici. Nella colonia di Brusson si mise inoltre a punto un inedito sistema di prefabbricazione che si ripeterà, ogni volta aggiornato, in numerosi edifici negli anni successivi.
La Colonia Olivetti a Brusson Ambiente, pedagogia e costruzione
Gabriele Neri
Officina Libraria
cm 20 x 25, 208 pagine, 100 illustrazioni in bianco e nero e colori
ISBN 9788833671321
€ 28.00
I tre saggi qui raccolti propongono una lettura specifica di momenti differenti del lavoro di Aurelio Galfetti e, a partire da un singolo progetto, dimostrano come l’idea di un’architettura territoriale abbia sempre legato nella sua attività il progetto (a qualsiasi scala) al luogo, al paesaggio e al territorio.
Testi di Franz Graf, Nicola Navone, Laurent Stalder.
Intervista di Francesca Albani.
Aurelio Galfetti. Costruire lo spazio / The Construction of Space
a cura di
Franz Graf
24 x 28 cm, 160 pp.
25 ill. b/n, 103 ill. col.
brossura
italiano / inglese
ISBN: 9788836648689
€ 30 / frs 30.–
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Questo libro raccoglie alcune tracce del percorso di fondazione e crescita dell’Accademia di architettura, nata nel 1996 come facoltà della coeva Università della Svizzera italiana. La scuola si è da subito distinta per un’offerta didattica volta al dialogo tra discipline diverse e solo apparentemente lontane dall’architettura, dove storici, filosofi, artisti e scienziati interagiscono con architetti e urbanisti. E nel ripercorrere i primi 25 anni dell’Accademia, l’autore, architetto di fama mondiale e uno dei fondatori della scuola, narra anche dell’architettura vissuta come impegno generazionale di fronte alle trasformazioni ambientali.
Mario Botta, Tracce di una scuola. Accademia di architettura a Mendrisio 1996-2021
21 x 26 cm, 424 pp.
690 ill. col. e b/n
brossura
italiano
Electa
ISBN: 9788892821279
€ 35 / frs 35.–
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Settima edizione 2020
Vincitori
Bruther (Francia)
Candidati
Al Borde (Ecuador), Arrhov Frick (Svezia), Bernardo Bader (Austria), Barbas Lopes Arquitectos (Portogallo), Tatiana Bilbao (Messico), Riccardo Butini (Italia), Carmody Groarke (Inghilterra), Ricardo Carvalho (Portogallo), Kashef Mahboob Chowdhury (Bangladesh), DECA Architecture (Grecia), Angela Deuber (Svizzera), Edition Office (Australia), Estudio MMX (Messico), Nick Gelpi (Stati Uniti), Guidotti Architetti (Svizzera), Carla Juaçaba (Brasile), langarita navarro arquitectos (Spagna), MAPA (Brasile), Shingo Masuda + Katsuhisa Otsubo (Giappone), Daniel Moreno Flores (Ecuador), Erika Nakagawa (Giappone), OFFICE (Belgio), Camilo Rebelo (Portogallo), Robust Architecture Workshop (Sri Lanka), Sabín Blanco Architects (Spagna), SIAA_ (Brasile), Taylor and Hinds Architects (Australia), TEd’A Arquitectes (Spagna), Terra+Tuma (Brasile), Francesca Torzo (Italia), Christian Wassmann (Stati Uniti), Xu Tiantian (Cina).
Swiss Architectural Award 2020
a cura di
Nicola Navone
24 x 24 cm, 200 pp.
408 ill. col., 50 ill. b/n
brossura
italiano / inglese
Silvana Editoriale
ISBN 9788836648818
€ 50 / frs 50.–
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26 atelier di Progettazione, 14 atelier di Diploma, 97 corsi, 90 docenti, 116 assistenti, oltre 800 studenti: un anno di attività all’Accademia di architettura di Mendrisio.
Accademia di architettura Annuario / Yearbook 2020
24 × 24 cm, 384 pp.
515 ill. b/n, 51 ill. col.
brossura
italiano / inglese
ISBN 9788887624922
€ 18 / frs 20.–
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«Questa sera, per non annoiarvi troppo con cose risapute, parlerò di Borromini come costruttore di ponti, anche se sul piano fisico non ne ha costruito nessuno. Per capire in che senso va interpretata la parola “ponte” vi riporto la definizione che ne diede un filosofo di cui avrò occasione di riparlare: “Il ponte si slancia ‘leggero e possente’ al di sopra del fiume. Esso non solo collega due rive già esistenti. Il collegamento stabilito dal ponte – anzitutto – fa sì che le due rive appaiano come rive. È il ponte che le oppone propriamente l’una all’altra. L’una riva si distacca e si contrappone all’altra in virtù del ponte. Le rive poi non costeggiano semplicemente il fiume come indifferenziati bordi di terra ferma. Con le due rive il ponte porta di volta in volta l’una e l’altra distesa del paesaggio circostante. Esso porta il fiume, le rive e la terra circostante in una reciproca vicinanza». Le rive che i ponti borrominiani distinguono e congiungono sono molte. Quelle di cui parleremo sono sei: il Nord e il Sud dell’Europa; la decorazione e l’organismo architettonico; le forme dell’architettura e i loro significati; la composizione e scomposizione come metodo progettuale; virtuale e reale; l’architettura e la vita» (Paolo Portoghesi).
Paolo Portoghesi, I ponti di Borromini
14,5 x 19 cm, 52 pp.
40 ill. col., 15 ill. b/n
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836647989
€ 10 / frs 12.‒
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Attraverso l’analisi delle dinamiche artistiche e sociali che sottostanno alla gestione e alla direzione di un cantiere importante come quello per l’erezione del Duomo di Como ‒ dove erano attivi pittori, maestri vetrai, orefici e altri scultori ‒, e ripercorrendo la storiografia dedicata ai quattro fratelli Rodari, il volume ricostruisce l’attività di Tommaso e della sua bottega riassestando la cronologia di alcune opere e proponendo un percorso lineare dagli esordi fino alla tarda attività.
Prefazione di Giovanni Agosti.
Mirko Moizi, Tommaso Rodari e il Rinascimento comasco
19 x 24,5 cm
340 pp.
196 ill. b/n, 8 ill. col.
brossura
italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836644759
€ 40 / frs. 40.‒
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Esito di un concorso pubblico bandito nell’estate del 1967, il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati e Ivo Trümpy offre la prima manifestazione concreta di quella “architettura territoriale” che ha caratterizzato, dalla fine degli anni Sessanta sino agli sviluppi più recenti, l’architettura ticinese. Muovendo dai materiali in larga parte inediti conservati all’Archivio del Moderno, integrati da disegni, fotografie (d’epoca e attuali), documenti provenienti dagli archivi privati degli architetti, nonché da altri archivi pubblici e privati, il volume propone una lettura critica dell’opera, ripercorrendone la genesi: dal concorso all’elaborazione delle varianti intermedie, sino alla stesura e alla realizzazione del progetto definitivo.
Testi di Bruno Reichlin, Nicola Navone, Martin Steinmann, Franz Graf e Monica Sciarini.
Fotografie a colori di Enrico Cano.
Il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy
a cura di
Nicola Navone, Bruno Reichlin
24 x 28 cm, 220 pp.
387 ill. b/n e col.
brossura, italiano
Silvana Editoriale
ISBN 9788836623013
€ 35 / frs 50.-
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Costruito a Milano tra il 1954 e il 1958 per ospitare ragazzi in difficoltà, l’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò rappresenta – grazie al suo programma pedagogico innovativo, al linguaggio “neobrutalista“, alla sua stessa materialità –, un momento di particolare interesse per la ricerca architettonica europea. Il volume propone una lettura critica a più voci dell’opera, condotta attraverso la presentazione di materiali inediti provenienti dalla famiglia Viganò, dall’archivio professionale dell’architetto, dagli archivi della committenza, dell’impresa e di altri professionisti.
Testi di Bruno Reichlin, Letizia Tedeschi, Alberto Grimoldi, Franz Graf, Francesca Albani, Gianni Ottolini, Valeria Farinati.
Fotografie di Ugo La Pietra ed Enrico Cano.
L'Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò
a cura di
Franz Graf, Letizia Tedeschi
24 x 28 cm, 304 pp.
495 ill. b/n e col.
brossura
italiano
ISBN 9788887624434
€ 48 / frs 75.-
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«Insieme alla Maison de Verre di Pierre Chareau, realizzata a Parigi nel 1932, e alla Casa Malaparte di Adalberto Libera, costruita a Capri nel 1938, il Girasole, infine varato, nel suo ciclo diurno, nel 1935, inizia ora ad assumere il ruolo che gli spetta, vale a dire quello di un capolavoro eccentrico dell’architettura del XX secolo» (Kenneth Frampton).
Testi in italiano e inglese di Kenneth Frampton, Aurelio Galfetti, Valeria Farinati.
Fotografie a colori di Enrico Cano
Villa Girasole. La casa rotante / The Revolving House
Kenneth Frampton, Aurelio Galfetti, Valeria Farinati
fotografie di Enrico Cano
24 x 28 cm, 192 pp.
120 ill. col., 57 ill. b/n
brossura
italiano / inglese
Silvana Editoriale
ISBN 9788836627745
€ 32 / frs 40.–
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