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Foto-narrazioni per progettare il futuro

Immagine di un
Immagine di un "libro-scultura fotografico" prodotto durante il workshop (per gentile concessione degli autori)

Servizio comunicazione istituzionale

28 Marzo 2022

Analizzare lo spazio, osservare i paesaggi e leggere la loro storia, guardare all’impatto dei cambiamenti economici, ambientali e tecnologici e alla progettazione del futuro. Al centro di tutto ciò, l’uomo e il suo modo di relazionarsi con l’ambiente in cui vive e agisce.

“Mi interessa la traccia antropologica e culturale di come gli essere umani modificano lo spazio”, dichiara Armin Linke, le cui opere – fotografie e film – funzionano come strumenti per prendere coscienza delle diverse strategie di progettazione architettonica e urbanistica. Per Linke, la fotografia, in particolare, è “un punto d’inizio per porre delle domande, e per me è uno strumento importante per iniziare un dialogo fra le persone e l’ambiente naturale o costruito che li circonda”. Per poter attivare questo dialogo tramite la fotografia è importante riflettere sulla narrazione che si accompagna alla fotografia. “Oggi tutti noi disponiamo di dispositivi digitali capaci di scattare fotografie, certo, ma ciò mi fa pensare al ruolo che il fotografo e la fotografia debbano avere per promuovere questo dialogo. Ritengo che il ruolo del fotografo non sia più solo quello fare un’immagine, bensì di comporre più immagini in una narrazione, che può in seguito esprimersi in un libro o una mostra”.

 

La fotografia come spazio di negoziazione

Abbiamo incontrato l’artista italo-germanico a Mendrisio lo scorso mese di febbraio, durante il suo workshop tenutosi all’Accademia di architettura dell’USI. L’obiettivo della settimana di studio e lavoro era di produrre il primo tassello di una specie di guida visiva all’architettura e all’urbanistica del Mendrisiotto: dai grandi centri logistici alle grandi infrastrutture, dai paesaggi naturalistici ai luoghi d’incontro o di salvaguardia dei beni culturali, alle architetture più significative da portare all’attenzione, attraverso una narrazione fotografica, di un pubblico più vasto. “Il cosiddetto ‘libro-scultura fotografico’ è uno degli strumenti che usiamo con gli studenti per osservare lo spazio pubblico, culturale o industriale”, ci spiega Linke. “Il fine ultimo del corso è di aumentare la consapevolezza dei futuri architetti. Le immagini possono infatti farci capire quali sono i meccanismi di decisione necessari per trasformare il territorio per avere anche delle basi di negoziazione di come progettare il futuro. Il Ticino meridionale si presta bene per questo genere di workshop con i giovani architetti in formazione perché è una regione ricca di storia, luoghi e manufatti che la rendono tutt’altro che provinciale o marginale all’interno di un contesto globale – che è quello dove molti dei nostri futuri architetti opereranno – verosimilmente per il suo essere regione di frontiera ma, ancora di più, uno spartiacque fra Nord e Sud dell’Europa”.

 

Arte e visione

L’opera di Armin Linke è un flusso continuo di scatti e filmati che, realizzati sull’arco di decenni in diverse parti del mondo, diventano oggi un importante documento degli effetti della globalizzazione, della trasformazione delle infrastrutture e dei paesaggi. Materiali visivi che oltre ad aver fissato nel tempo il risultato di azioni passate, forse possono anche darci delle indicazioni per una via futura. “Per progettare il futuro ci vuole una visione, e per avere una visione servono immagini. Il problema è come creare delle immagini che possano far sorgere le domande, più che fornire delle risposte. Forse questo è anche il compito dell’arte”.

 

Il fotografo e regista Armin Linke, nato a Milano nel 1966 e oggi a Berlino, è professore ospite all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino (ISIA), artista residente presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz (KHI, istituto di ricerca della Max Planck Society dedicato alla storia dell'arte e dell'architettura), e docente presso l’Accademia di architettura dell’USI a Mendrisio. Linke studia la cosiddetta Gestaltung dell’ambiente naturale, tecnologico e urbano in cui viviamo.

In allegato l'articolo originale, in lingua inglese, pubblicato sul numero 73 di Ticino Welcome. Immagine tratta dalla pubblicazione prodotta durante il workshop La fotografia come spazio di negoziazione. Linke A., Bruno G., SP 2022, Università della Svizzera italiana, Accademia di architettura, Mendrisio. Per gentile concessione © 2022.